BURLOTTO

La cantina Burlotto ha un'importanza storica legata al fatto che è stata tra le prime realtà nelle Langhe ad imbottigliare i propri vini, e con il tempo ha esteso le sue proprietà fino a 15 ettari, alcuni dei quali situati nei cru più prestigiosi del territorio. Oggi l'azienda è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale dove si fa apprezzare per la qualità e il prestigio delle sue etichette: Barolo ma anche Dolcetto, Barbera e il famoso Pelaverga.

Barolo Burlotto Grandi BottiglieQuesta storica tenuta di G. B. Burlotto, situata nel comune di Verduno nel Barolo DOCG, fu fondata da Giovan Battista Burlotto, il Commendatore, a metà del XVIII secolo, durante i quali ottenne gli insigni titoli di "Fornitore alla Casa Reale Savoia "E" L'unico fornitore alla spedizione artica del duca d'Abruzzo al Polo Nord".

Burlotto si distinse introducendo la pratica di vendere vino imbottigliato con il nome della sua tenuta (alla maniera dei castelli francesi) in un'epoca in cui era pratica consuetudinaria vendere vino in botte. Si ipotizza che il rispetto della corte sabauda per i vini di Verduno abbia consentito una così formidabile innovazione, sebbene i vini di Burlotto siano stati lodati anche sulla scena internazionale.

Acquistò i vigneti del Bricco Monvigliero a Verduno per poi estendersi anche in terreni di Barolo e Roddi: i suoi Barolo, Barolino e Pelaverga furono un punto di riferimento in Langa.

La tenuta è composta da oltre 12 ettari, quasi 10 dei dei quali sono situati nel comune di Verduno, il sito del famoso cru Monvigliero, che è noto per la sua posizione interamente a sud e il terreno di marna bianca.

Il Barolo Monvigliero di Burlotto è il vino simbolo della tenuta; infatti, Burlotto acquistò il suo Nebbiolo quasi esclusivamente da questo cru.

Dei restanti 2,4 ettari, una buona parte si trovano nel famoso vigneto Cannubi di Barolo, che godeva di prestigio prima della produzione del Barolo e il suo posizionamento, alla maniera di un grand cru della Borgogna, non è mai diminuito. Infatti, è ampiamente considerato come il primo vigneto di Barolo, che produce frutti che realizzano un'eccellente consistenza qualitativa.

Di particolare interesse è il fatto che l'imbottigliamento più antico delle Langhe è etichettato come "Cannubi 1752". Gli altri baroli della tenuta, Annata, Acclivi e Neirane, rappresentano l'imbottigliamento multisource.

La tenuta è di proprietà familiare ed è attualmente sotto la direzione della nipote del Commendatore G.B. Burlotto, Mariana Burlotto, e di suo marito, Giuseppe Alessandria. Mentre il loro figlio, Fabio, ha introdotto tecniche moderne, è servito per migliorare il successo qualitativo dei vini tradizionalmente orientati di questa tenuta. Oltre al suddetto Barolo, la cantina produce Dolcetto, Barbera e diversi vini con denominazione Langhe DOC, su tutti il famoso Pelaverga Burlotto.

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